Il piccolo Hans - anno VI - n. 22 - aprile-giugno 1979

a Marx, contro i marxismi d'ogni specie, umanisti, eco­ nomicisti, ,scientisti (e già fa crisi del marxismo, esplo­ sa tra interrogazioni autocritiche e fervore pubblici­ tario, addita le malferme , sicurezze di tanti itinerari). Non su questi itinerari vogliamo avventurarci; vo­ gliamo, più modestamente, tracciare una ' fenomeno­ logia ' del ritorno a... Non censurando (per oo:ssulti di preteso rigore o per pruderie didattica) le variazioni discorsive che tale des c rizione può suggerirr-e. Per paradosso (ma come potrebbe essere altrimen­ ti?) all'origine ·di queste note c'è un testo, o soltanto il passaggio ,di un , testo: . Che cos'è un autore, di M. Foucault 1 • Laddov , e si osserva che ogni ritorno a... è instaurazione ,di una discorsività: perché suppone una dimenticanza, una caduta, una cancellazione. La riap­ propriazione implica una restaurazione di ciò che appa­ riva corrotto, una inscrizione entro un altro discorso di ciò che era dichiarato estraneo, una ripresa di ciò che risultava perduto. Da qui dunque vogliamo partire. Dai due tempi di questo movim e nto del ritorno al testo: il tempo della dimenticanza, e il tempo della restau­ razione. In mezzo, un passaggio che attiene ai due tem­ pi, e dorme •sotto la dimenticanza, e garantisce che la ,restaurazione prima o poi possa insorgere: il tempo della trasmissione. 1. Dimenticanza. Una prima forma che assume la di­ menticanza è il travestimento del testo. I,l travestimen­ to-maquillage, nella trascrizione dei codici, impegnava i copisti a fare della miniatura l'esposizione sontuosa, il primo commento, ma anche una ipoteca e una difesa nel rapporto che il testo avrebbe istituito col lettore. Anche - -l'incipit e la subs _ criptio, se celebravano l'uno 1a rottura tra }a vita e il testo, l'altra l'affermazione del soggetto del copista negato nel processo di trascri­ zione del codice ., di fatto istituivano una recinzione del 189

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