Il piccolo Hans - anno VI - n. 22 - aprile-giugno 1979

« la guerra sapiente della paTola contro se stessa, cui si prestano così bene le forme complicate, Ja marcia simbolica, '1e espressioni sacramentali, rotte Je finzioni drammati.che della giurisprudenza romana» 12• E mi ero chiesta ,se questi uomini infagottati che girano in tondo in questo recinto non erano le figure del discorso me­ morizzate, depositate nell'attesa che Schreber si met­ tesse a parlare. A1llora, memoria. Perché si tratta di ricordarsi cosa, in Schreber? Di quale ossessione ·sii tratta? Sembra proprio che sia ila ,srt:essa che ·quella degli oratori. Schreber ha paura di non ricordarsi più come si fa a parlare. Non solo come si fa un discorso, ma tutto il discorso, il discorso delle soienze e quello della na­ zionalità, la storia familiare e la conversazione di tutti i giorni, ,le cose che si dicono a tavola e le formule di cortesia, per non parlare degli « insulti, le quantità e le ,esclamazioni» 13• Si sente sempre dire che Schreber è pazzo perché si crede chiamato a salvare il mondo. Ma chi, venendo da una certa tradizione, si ,sarebbe creduto autorizzato a prender '1a parola per meno? Schrnber prende dunque la parola, almeno tenta una prima via d'approdo alla parola a partire dalla posizione apica!le rovesciata che è quella del Fedro, dell'oratore divino che parla nel nome del ,sapere uni­ versale, della verità, della giustizia... Poiché l'universo · è un'istituzione come un'altra, ossia una memoria in­ ventata ai soli fini di darsi informazioni su se stessa, esso si costituisce come « tèlrminal». Per costruire i ,suoi loci mnemonici, senza i quali per buona regola la parola non potrebbe venirgli alle labbra, l'occhio del suo spirito decalca al laser 1 4, all'interno della sua testa, fa radiografia della memoria del mondo, in altre pa­ role la sua carcassa. E' questo l'Ordine dell'Universo, questa carcassa r:raggiante e memorabile del mondo, attorno alla quale ,si organizzano, si ' dispongono i terri- 160

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