Il piccolo Hans - anno VI - n. 22 - aprile-giugno 1979

gica Magna (Venezia 1499), Il, 15 F 0 195 ra, citato in J.M. Bo­ chenski, Formale Logik (Freiburg 1956) [tr. it., La logica forniale, Torino, Einaudi, 1972], rif. 35-36. 21 Bradwardine, cap. III, § ( «hoc non est nisi figmentum illorum qui ad insolubilia nesciunt aliter respondere» (Roure, p. 288). 22 Buridano, Zoe. cit., e Paolo di Venezia, Logica Magna, II, 15, F 0 194 ra, · citato in Bochenski, op. cit., rif. 35-46. 23 Bradwardine, cap. III, § 1. Vi si fa riferimento a Ari­ stotele, Metafisica, r 8. 24 «La teoria dei tipi dichiara che l'autoapplicazione di una proposizione è impossibile. Ora la nostra analisi delI'Epimenide ci ha mostrato che non è affatto così: l'autoapplicazione di un giudizio è possibile e il ragionamento dell'Epimenide ha un senso. (...) Ci sentiamo incoraggiati a mantenere contro Russell - e la teoria dei tipi - la nostra opinione e la nostra inter­ pretazione del Mentitore per una considerazione semplicissima e perfino molto banale: se fosse diversamente, qualcuno l'avreb­ be ben rilevato! Ora con tutto il tempo trascorso a discutere di scetticismo, o di relativismo - a parer nostro, non si è messo abbastanza in risalto che l'asserzione dello scettico, o del rela­ tivista, ha esattamente la stessa struttura logica di quella del celebre Cretese - ancora nessuno (che noi conosciamo, con la sola eccezione di Bertrand Russell) fra tutti quelli che hanno combattuto queste dottrine, da Aristotele e S. Agostino fino a Husserl, si è accorto di combattere un non senso. Tutt'altro, si è sempre tentato di dimostrare che queste dottrine erano false... » A. Koyré, Epiménide le Menteur (Parigi 1947), p. 36. 25 A.M. Mac Iver, More about some old logica[ puzz[es, Ana­ lysis VI (1938), p. 63. 26 Aristotele, Cat,egorie, cap. 12, 14 b 14-22, Sull'Interpreta­ zione, cap. 9, 18 a 40-18 b 3. Cfr. anche Metafisica, r 7, 1011 b 26, e e 10, 1051 b 2-8. 21 H.G. Herzber,ger, Truth and Modality in semantically clo­ sed languages, in R.L. Martin (ed.), The Paradox of the Liar (New Haven e Londra 1970), pp: 25-26. 28 Insolubilia Joannis de Celaya, in M.L. iRoure, Le traité « Des Propositions Insolubles » de Jean de Celaya (Archives d'Hi­ stoire Doctrinale et Littéraire du Moyen-Age, tomo XXIX, Pa­ rigi 1963; questa edizione del Trattato di Celaya è preceduta da un'analisi e seguita da una traduzione) p. 263. Per una formu­ lazione un po' differente, cfr. Paolo di Venezia, Logica Magna, II, 13, F ° 194 vb, citato da Bochenski (op. cit.) rif. 35-33. 29 Celaya (ed. cit.) pp. 259-260. [«le cose stanno come sono» traduce «il en est comme il est»; sopra e più avanti «corri­ sponde » traduce «est le cas »]. 30 E' uno dei meriti dell'analisi del trattato di Giovanni di 137

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