Il piccolo Hans - anno VI - n. 22 - aprile-giugno 1979

fr. in Logique, Sémantique, Métamathématique (Parigi · 1972-1974). [Testo it. del primo scritto, Il concetto di verità nei linguaggi formalizzati, Milano, Vita e pensiero, 1963]. 9 An lnquiry into Meaning and Truth (Londra 1940) [tr. it., Significato e verità, Milano, Longanesi, 1963], cap. IV nota 1. 1 0 Sul passaggio dalla vecchia alla nuova analisi, cfr. J.O. Urmson, Philosophical Analysis: its development between th� two world wars, Oxford 1956 [tr. it.,. L'analisi filosofica. Origini e sviluppi della filosofia analitica, Milano, Mursia, 1966]. 11 Cfr. Russell, My philosophical development (Londra 1959) [tr. it., La mia vita in filosofia, Milano, Longanesi, 1961] cap. XVIII. 12 La distribuzione dei paradossi in due gruppi, logico-ma­ tematici e linguistici (o semantic), si deve a F.P. Ramsey: cfr. il suo articolo The foundations of Mathematics, ripubblicato nella raècolta che porta lo stesso titolo (Londra 1931 [tr. it., I fondamenti della matematica, Milano, Feltrinelli, 1964]. 13 Cfr. W.V.O. Quine, The ways of Paradox, nella raccolta con lo stesso titolo (2' ed., Cambridge Mass. 1976) [tr. it. dell'ed. 1966, I modi del paradosso, Milano, Il Saggiatore, 1975]. 14 Sulla questione dell'inconsistenza del linguaggio natu­ rale, si legga in particolare A. Stroll, Is everyday language in­ consistent? (Mind, 1954), K. Popper, Self-Reference and Meanmg in Ordinary Language (lbid.) e Y. Bar-Hillel, Do natural lan­ guages contain paradoxes? (Studium Generale, 1966). Gli articoli di Stroll e Bar-Hillel contengono altri riferimenti. 15 Sulla metodologia della nuova analisi: L. Wittgenstem, Philosophical Investigation (Oxford 1953) [testo it., Ricerche fi­ losofiche, Torino, Einaudi, 1967]; J.L. Austin, The meaning of a word, in Philosophical Papers (2' ed., Oxford 1970); P.F. Straw­ son, Introduction to logical Theory (Londra 1952) [tr. it., Intro­ duzione alla teoria logica, Torino, Einaudi, II ed., 1975], cap. VIII. 16 Nella sua importante comunicazione sui Sophismata Phy­ sicalia, Frédéric Nef segnala questa analogia, e, più in generale, la grande affinità che corre, in ciò che riguarda specificamente il metodo, tra la logica medioevale e la filosofia analitica. 17 Si può notare l'impiego, nelle Obiezioni del Padre Bourdin alle Meditazioni di Cartesio, di questa regola di restrizione. 18 L'ipotesi che abbiamo formulato della complementarità, piuttosto che dell'antagonismo, tra cassatio e restrictio, è con­ fortata dal fatto che l'argomento di cui qui si tratta è usato ad un tempo contro i cassantes e contro i restringentes. 1 9 Buridano, Sophismata, cap. VIII, sofisma 7: tr. T.K. Scott, Sophisms on Meaning and Truth (New York 1966) pp. 192-193. 20 Buridano, Zoe. cit.; Burleigh, cap. II § 3 (Roure, p. 269); Bradwardine, cap. V, § 5 e 6 (Roure, p. 295); Paolo Veneto, Lo- 136

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