Il piccolo Hans - anno VI - n. 22 - aprile-giugno 1979
si cita sempre questa regola per mettere in risalto · 1a finezza o il grado di evoluzione della semantica me dioevale, mostrall!do quanto i risultati che essa ottiene siano vicini a quelli dei nostri logici moderni. 1.221 Ma che ne è dell'altro grande tipo di soluzione - molto meno conosciuto? Sembra che i · moderni non vi abbiano dedicato molto interesse. A proposito delle soluzioni d'un tipo diverso da1la sua, Russell afferma che esse non si sono rivelate ,soddisfacenti 9 • Si r:i1everà chè, -su questo punto, egli non è d'accordo con l'autore dell'articolo (del dizionario di Baldwin) al quale attinge il suo sapere in merito , al Medioevo: poiché dei due tipi di soluzione che espone, Peirne, al contrario di Russell, preferisce non il primo ma il secQIIldo, come dimostra in · diversi scritti. In dò egli oonco11da coi medioevali, che la sua erudizione ben conosce, e che storicamente han.no sempre più pr.ivilegiart:o il secondo tipo ,di soluzione r i spetto al primo. - L'opinione dei Jogid medioevali, e quella d'un -logico moderno impor- • tante come Pleirce, pesano senza dubbio abb�stanza per controbilanciare l'opinione russelliana, e per convincerci che il secondo tipo di ,soluzione merita d'essere esami nato. Ma a questo ci spingono altri argomenti, più forti. 1.222 Tutti sanno le trasformaziQ[li che ha subito l'analisi logico-linguist�ca del discorso dopo la seconda guerra mondiale: 1 alla vecchia analisi ·s'è sostituita una new analysis 10 • Per la v, ecchia analisi, il l i nguaggio è lo •strumento del pensiero logico, e conviene mig1iorarlo quaindo è possibile o ,necessario 11: come i paradossi lo gico-matematici impongo�o una revisione del sistema che di hà prodotti, così i ,paradossi semantici 12 come quel1o del Mentitore impongono 1a revisione del « lin guaggio ordinario » nel quale si formano 13: si emen derà dunque questo -linguaggio imponendo ad esso l'ar- 115
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