Il piccolo Hans - anno VI - n. 22 - aprile-giugno 1979

Semantica del Mentitore 1.1 Il « pariadosso del Mentitore», neHe sue diverse ver , sioni, è stato l'oggetto di un'iattenzione considerevole in 1tre tempi: nell'antichità, nel medioevo e nel v,ente­ simo secolo. In questi tre periodi, l'interesse dedicato a questo paradosso s'è incontrato con un'intensa irifles­ sione ,sui problemi della semantica - e ciò non deve sorprendere, in quanto il paradosso del Mentitore mette in questione due categorie 1semantiche fondamentali: la ve:dtà e il signifioato 1 • Lo scopo ,di questa :rielazione è di contribuire al confronto - che indubbiamente s'im­ pone - dei due svolgimenti, il medioevale e il contem­ poraneo, dei problemi che suscita questo antichissimo paradosso. 1.2 Conco11dano tutti nel :riconosoere, tra le , soluzioni del paradosso proposte nel Medioevo, due grandi tipi 2 ; il parradosso nasce in effetti ,dall'aprplioazione, a certe proposizioni (le proposizioni che « si falsificano» 3 ), delJ.e nostre categorie semantiche, e in particolare della cait:,e­ goriia della verità. Quindi, per evitar-e il paradosso, si ha da scegliere tra le due seguenti possibilità: o si prende argomento . dal paradosso a oui danno origine per dichiarnre inaccettabili e asemantiche le p:rorposi­ zioni autofolsificatrici, e ciò si giustifica esponendo le 113

RkJQdWJsaXNoZXIy