Il piccolo Hans - anno VI - n. 22 - aprile-giugno 1979
nere. Ne ricordo uno, celebre, che, portando un segno di questo valore nell'aprirsi, si pone interamente in sua dipendenza. Nadja di André Breton ha questo avvio: « Pr�derò come punto · df partenza l'Hotel des Grands Hommes a Piace du Panthéon, nel quale abitavo verso il 1918, e come tappa il Manoir d'Ango a Va:rengeville-sur-!Mer, dove mi trovo in questo agosto del 1927 » 43 • Nadja è un esperimento di scrittura, indubbiamente; ma certo è forma e senso d'una storia, e p:ropriio come forma, filtrata da un orogiuolo di esperienze e di linguaggi, provoca la lettura, minacciandola di rattrap pimento, se assume qualche rigidi1tà o spes 1 sore di di stinzioni. Anche per mantenere alla versalità il vigore e la cons ap evolezza che provengono ,da una estesa e in tricata propaggine dell'uso delle somiglianze, dalla me moria letteraria, non si deve trascurare l' ap punto che Nadja, nell'aprirsi, trasgredisce e insieme riattiva ca tegorie e distinzioni, ponendo il ,suo raccontare (e il raccontatore) in situazione di disco11so: facendo preva·ricare, come in molti altri punti e per quella che sarà tutta la sua vic e nda, la deissi indiziaria sull'anafora'. L'rinvito che viene da una forma - ancora un esem pio, in ultimo assunto daHa rioerca - confeI1IDa, e con geda all'applicazione e a ogni prova, la persuasione di una rigorosa versatilità nell'analisi ,linguistica e letteraria. Italo Viola 1 Ferdinand de Saussure, Corso di linguistica generale, intro duzione, traduzione e commento di Tullio De Mauro, Bari, La terza, 1967, pp. 33-34. - Citerò sempre da questa prima edizione, ma terrò conto della revisione del 1970, seguendo le correzioni e gli addenda nella ristampa (per l'Univer,sale Laterza) del 1974. 2 Cfr. Corso di linguistica generale, cit., nt. 88, p. 393. 3 Ibid., p. 33, corsivo nostro. . 109
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