Il piccolo Hans - V - n. 20 - ottobre-dicembre 1978
donosor, che voleva non solo l'interpretazione, ma ordi nava addirittura il sogno; che se avuto per emanazione divina, era probabile che evitasse la strada normale dei fantasmi, che avrebbe potuto essere stata tracciata anche da Satana. Quando Alessandro, in procinto di assediare Tiro, sognò un satiro, non fu difficile a un interprete greco dire, Tiro sarà tua 4. Colui che sognò di vedere suo padre lavato da Giove e unto dal sole, aveva ragione a temere di poter finire crocefisso; con la qual cosa il suo corpo sarebbe stato lavato dalla pioggia & essic cato dal calore del sole. Di più difficile interpretazione era il sogno di Vespasiano, e quello dell'imperatore Maurizio riguardo il proprio successore. Altrettanto dif ficile sarebbe stato interpretare il linguaggio di Escu lapio, quando ad una persona affetta da tubercolosi egli semplicemente mostrò le dita, per significare che do veva curarsi con i datteri, data l'omonimia in greco di datteri & dita 5 • Dobbiamo ai sogni il fatto che Galeno divenne me dico e Dione storico; e che il mondo abbia visto i notevoli lavori di Cardano. Tuttavia chi volesse orga nizzare i propri affari in base ai sogni, o fare della notte la guida per il giorno, correrebbe il rischio di trovarsi crudelmente beffato. Per questo Cicerone me rita di essere compatito: perché pur avendo dissertato con competenza sulla vanità dei sogni, fu tuttavia ro vinato dalla propria vanità, che lo spinse ad affidarsi ad Augusto 6 • Per quanto i sogni possano essere fallaci rispetto agli avvenimenti esteriori, altrettanto veri possono ri sultare riguardo gli affari domestici, sì che grazie ad essi possiamo arrivare a capire noi stessi con mag giore consapevolezza. Nel sonno gli uomini agiscono con una qualche coerenza con il loro stato da svegli; e possono trarre consolazione, e scoraggiamento, da 79
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