Il piccolo Hans - V - n. 20 - ottobre-dicembre 1978

landosi a Cambise, « fece sedere sul trono reale» que­ sto Smerdi. Il delitto di Cambise, un delitto compiuto « senza motivo» (III, 64), « fondandosi sull'omonimo di Smerdi figlio di Ciro» (III, 67), non aveva impedito al sogno di realizzarsi. Altre analogie collegano il sogno del padre di Ciro a quello del figlio di Ciro. Si è visto che Astiage aveva punito Astiage, il più .fido dei suoi familiari, per avergli disubbidito, uccidendogli e facendogli mangiare il fi­ glio. Anche Cambise ucciderà crudelmente il fi_glio di Pressaspe ·« che era l'uomo a lui più fido dei Persiani»; pur avendo questi, al contrario di Astiage, ubbidito all'ordine del re di uccidere Smerdi. Le con.seguenze del sogno colpiranno, comunque essi agiscano, coloro cui è affidato il compito di evitare gli eventi che , esso predice. L'intrico è reso ancora più complesso dalla presenza, nella catena di eventi, delle sorelle. Ciro è fi­ glio della sorella di Astiage. Cambise uccide la propria sorella, da lui tratta in sposa violando la legge per­ siana, quando questa allude, in una forma che Erodoto · .ci tramanda in duplice versione, all'omicidio del comune fratello, Smerdi. Nella versione dei Greci la sorella uc­ cisa paragona Smerdi ad un cucciolo: quasi, nei suoi -confronti, non si sentisse sorella, ma madre. E sarà un'altra moglie di Cambise, Fedime, a smascherare nella ,sua menzogna il mago Smerdi. Anche in questo caso - da ultimo - Erodoto in­ sinua che l'errore di interpretazione non manchi di una motivazione soggettiva. Se i magi, rassicurando Astiage, andavano incontro a un desiderio del re, Cambise, con ìl suo errore di omonimia, và incontro ad un proprio <les;derio. Introducendo il racconto della u�cisione di Smerdi, e prima che il sogno si fosse verificato, Ero­ doto (II, 30) scrive: « E prima di tutto fece uccidere il fratello, che era figlio dello stesso padre e della stessa madre; lo aveva rimandato in Persia dall'Egitto per in- 69

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