Il piccolo Hans - V - n. 20 - ottobre-dicembre 1978
Nei fattori d'ordine strutturale (schemi trascenden..: tali, forme simboliche, per intenderci) che con la loro presenza già di per sé evidenziano lo scarto fra il dato e il percetto implicando la problematicità dello stesso concetto di dato, si inserisce, a parlare il sog getto nell'atto percettivo, il discorso inconscio del de siderio. L'attenta lettura di Freud condotta da Funari, a partire dal Progetto, ci porta, sul filo di un'analisi testuale a rintracciare nella metapsicologia freudiana il processo che dal bisogno e dalla sua rappresenta zione vede l'insediarsi del desiderio nello stesso I o realtà, e quivi il porsi della domanda per il cui solo tramite il desiderio potrà manifestarsi. La realtà è infatti circoscritta dall'Io-piacere me diante « un originario processo di simbolizzazione che verrà consegnato successivamente all'Io-realtà». La simbolizzazione costituitasi nello stesso Io-piacere in forma perciò quella realtà psichica per la quale ciò che conta sono ancora « le richieste del bisogno, in una relazione originaria con l'altro che non conosce con fini o limiti relativi alle richieste stesse ». Dovendo dunque mediare le esigenze dell'Io-piacere, è chiaro che l'Io-realtà, nel dispiegare la sua attività nei con fronti dell'esterno, non potrà limitarsi a registrare il dato tramite il processo percettivo, integrandolo suc cessivamente ad una griglia significante cui attingere il senso. L'incontro con l'altro è invece · a sua volta permeato da quella realtà psichica che, a monte del farsi dell'Io-realtà, il desiderio ha plasmato inseren dosi negli stessi schemi conoscitivi dell'Io. E allora anche « la realtà dell'Io-realtà non può essere semplicemente quella definibile da un ordi narsi degli elementi esterni, anche se questi rivelano la loro presenza, soprattutto tramite i limiti che gli impongono. La natura dell'Io-realtà perciò si profila come quella di una struttura dilacerata, in cui i con- 189
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