Il piccolo Hans - V - n. 19 - luglio-settembre 1978

il carattere dominante dell'organizzazione capitalistica della pro­ duzione. 7 « Le reliquie dei mezzi : di lavoro hanno, per il giudizio su formazioni sociali scomparse, la stessa importanza che ha la struttura delle reliquie ossee per conoscere l'organizzazione di generi animali estinti. Non è quel che vien fatto, ma come vien fatto, con quali mezzi di lavoro, ciò che distingue le epoche eco­ nomiche. I mezzi di lavoro non servono soltanto a misurare i gradi dello sviluppo della forza lavorativa umana, ma sono an­ che indici dei rapporti sociali nel cui quadro vien compiuto il lavoro »; Il Capitale, cit., voi. I, p. 218 (ultimi corsivi miei). 8 Lineamenti fondamentali della critica dell'economia poli­ tica, La Nuova Italia, 1970, p. 389. 9 Ib., pp. 389-90 (ultimi corsivi miei). « La scienza, che co­ stringe le membra inanimate delle macchine - grazie alla loro costruzione - ad agire conformemente a uno scopo come un automa, non esiste nella coscienza dell'operaio, ma agisce, at­ traverso la macchina, come un potere estraneo su di lui, come potere della macchina stessa. L'appropriazione del lavoro vivo ad opera del lavoro oggettivato - della forza o attività valoriz­ zante ad opera del valore per se stante -, che è nel concetto stesso del capitale, è posta, nella produzione basata sulle mac­ chine, come carattere del processo di produzione stesso, anche dal punto di vista dei suoi elementi materiali e del suo movi­ mento materiale» {ivi, pp. 390-91, corsivi . miei). 10 Ib., pp. 391-92 (corsivi per lo più miei). 11 La tendenza -immanente del capitale è quella di ridurre il valore complessivo di una data quantità di prodotti con conco­ mitante aumento della massa • di plusvalore (e, logicamente, con aumento della quantità prodotta fin quando ciò sia compatibile con la crescita del plusvalore). 12 Lineamenti, cit., voi. II, p. 390 (corsivo mio). 13 Per quanto inizialmente decisiva, non basta, dunque, la mera presa del potere statale da parte del proletariato. 14 Il Capitale, cit., voi. T, p. 241. 1s lb., p. 442 (corsivi miei). « E invece che cos'è che caratte­ rizza la divisione del lavoro di tipo manifatturiero? Che l'operaio parziale · non produce nessuna merce. È solo il prodotto comune degli operai parziali che si trasforma in merce» (ib., p. 434). 16 È naturalmente vero che la maggior forza produttiva ori­ ginatasi nella cooperazione contribuisce alla diminuzione del tem­ po di lavoro necessario e al conseguente aumento del pluslavoro (metodi del plusvalore relativo); tuttavia, il valore complessivo è soltanto la somma delle singole quantità di lavoro reso astratto dal dominio del capitale. 11 Il Capitale, cit., voi. I, p. 407. 1s È inutile negare che ancor oggi non si riesce a condurre in 97

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