Il piccolo Hans - V - n. 19 - luglio-settembre 1978

spontanea - come periodo, diciamo maoistioamente, di oontraddizioni non antagoniste. Ma poiché 1a nuova forma (dei rnpporti di produzione) è teoricamente rappI'esentata dalla fase comunista, la presa di potere �<socialista» anticipa in realtà anche su1la forma nuova. Se in ·r e altà il movimento soggettivo coincide con il movimento di dasse nella sua spontaneità, il problema :della pI'esa di potere anticipante poneva già concettual­ mente la questione del partito come istituzionalmente altro dalla dass,e e con funzioni ,storiche altre dal.lia classe. E per quanto riguarda lo Stato, che vi si coHela, il suo intervento viene esplicitamente preconizzato soprattutto da Engels: ma già nella •sua fun2ione anticipante, quin­ di attiva - qui come dire creativa - sorpassa i , l ,livello della pura sov:riast:rutturalità. Ciò che per Marx ,era ancora un problema teorico, cominoiò a diventare più urgentem e nte politico con la crescita della sooiaildemocrazia rtedesca. Col passaggio dalla fiase ·di pura socializzazione oggettiva da parte del capitale sul lavoro vivo - o olasse in sé - alla presa di coscienza politica - o classe per sé - i concetti di filosofia della ,storia si trndussero in una dialettica tria­ dica imperniata sui concetti di Entwicklung, iii movimen­ to oggettivo del capitale; di Bewegung, il movimento soggettivo immanente, per dirla con Rosa Luxemburg; e J'Endziel, ,la meta finale trascendent,e ,al di là della società presente. Tale dialettica animò sulla fine del secolo la ,questione revisionista e l'antirevisionii.smo di Rosa Luxemburg. Bernstein ha avuto la funzione, all'interno della cor­ rente marxista, ,di formulare il principio che distingue da aillora la ,socialdemocrazia: il movimento è tutto, lo scopo finale :nulla. :All'interno dell'ortodossia dell'epoca, 1a · seconda parte dellz-. tesi, l'eliminazione dell'Endziel, è indubbiamente inaccettabi,le, perché ,rappresenta l'eli- 66

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