Il piccolo Hans - V - n. 19 - luglio-settembre 1978
camente il senso dii superficiale, ma indica H momento della soggettività. La dialettica giovane-marxiana del- 1' alienazione trova qui la sua ricollocazione e la sua determinazione non come alienazione dalla natura o dal proprio ambiente da parte di una soggettività statica e astorica, ma come inadeguatezza della soggettività ri·spetto all'universalità oggettiva - cioè all'universalità delle forze produttive non corrisponde ancora l'infinità della coscienza. La dialettica dell'alienazione non ha quindi un significato prima del capitalismo, non perché solo il capitalismo rompa un'organica unità dell'uomo, ma perché solo esso ha posto il momento dell'universa lità, ha realmente e - per Marx - positivamente su perato una rdazione finita e determinata con la natura - che del resto, si ricordi, anche nei Manoscritti com par,e già « socializzata». Il movimento della soggettività per riappropriarsi dell'universalità ogg�ttiva delle forze produttive è il « movimento reale» del comunismo, è l'autoeducazione del proletariato indicata da Marx a partire dagli anni 'SO, e corriisponde grosso modo alla Bewegung luxem burghia:na. D'altra parte « Jia forma contraddittoria» « che pro duce le reali condizicni della propria eliminazione» è iil movimento del capitale, a cui spetta attraverso la sua logica immanente, che sarà poi il principale oggetto del lavoro di Ma r x, di porre in atto la sua negazione ideale, insita nelle contraddizioni del suo concetto stes so, e di creare di fronte a sé la soggettività pura del la voro vivo separato da ogni strumento di lavoro e quindi dai prodotti del suo lavoro stesso, la classe in sé. Citia mo: « Nella società borghese il lavoratore è presente per esempio puramente senza oggetto, soggettivamente» (op. cit., p. 396) « occo["rono presupposti storici prima eh� il lavoratore possa esseve travato come lavoratore libero, come facoltà di lavoro senZJa oggetto, puramente 54
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