Il piccolo Hans - V - n. 19 - luglio-settembre 1978

zione complessiva dell'Inghilterra e del Galles secondo il censimento del 1861. Egli calcola che la somma delle persone comunque occupate in funzioni « produttive» è inferiore a quelle appartenenti alla « classe dei servi­ tori». Ma dal totale, insieme aUe « persone troppo gio­ vani o troppo vecchie per lavorare», ai vagabondi, ai parassiti e ai « ceti ideologici» come governo, preti, giuristi, militari, ecc., detrae anche « tutte le donne, gli adolescenti di ,ambo i sessi, ,i fanciulli ' iimprodut:tivi'», .tutto intero insomma :il « ,lavoratorie comhinato» che aveva scacciato l'adulto dalla fabbrica. In fabbrica a questo punto non c'è più nessuno e il « falsetto» della pulsione invocante appare nel sociale con le voci degli studenti, delle femministe, di adolescenti sempre più prematuri. Partito dall'anacronismo tedesco, il discorso mar­ xiano non forza le porte del futuro. Il suo arco non va dallo sfruttamento all'emancipazione, dall'alienazione al­ la riappropriazione, dal capitalismo al socialismo, lungo il percorso di uno sviluppo progressivo. L'analisi mar­ xiana contraddice H « tempo storico» che procede dal non-capitahsta 40 - la figura virtuosa ,oQ[l cui gli econo­ misti borghesi giustificano ed eternizzano il modo di produzione capitalistico prolungandone le condizioni di inizio - per saldarsi senza interruzioni ,al non-operaio ripristinato attravieriso ,l'acquisto della « coscienza enor­ me» che è richiesta alla classe per « riconoscere i pro­ dotti come prodotti suoi e giudicare la separazione dal­ le condizioni della sua realizzazione come separazione indebita e forzata» 41 • Un taglio divide i « presupposti storici» dalla « storia contemporanea», il « divenire» dal « sistema» in atto e « non è necessario, per enu­ cleare le leggi dell'economia borghese, scrivere la storia reale dei rapporti di produzione» 42 • L'ordine sincronico non ricapitola il processo diacronico. La presenza ope- 26

RkJQdWJsaXNoZXIy