Il piccolo Hans - V - n. 19 - luglio-settembre 1978
Un segnale di dispiacere comanda all'abitante del chiasmo di non volerne sapere niente di ciò che del reale non cessa di scriversi nel Capitale di Marx, del- 1'economia del sintomo inscritta nel discorso inquie tante della metamorfosi. Ma di questo abitante si può dire quello. che Freud, in L'Io e l'Es, dice dell'io, la «vescicola vivente», l'animaletto, il protista: che viene distrutto dai prodottt della sua stessa decomposizione. Il chiasmo come snodo «Leggere Il Capitale » non vuol dire tanto operare una «lettura sintomale» di Marx, secondo la proposta di Althusser, per satural'e con la Teoria marxista sup posti «lapsus», vuoti, incoerenze, ma far luce sulla lettura marxiana del sintomo, a verifica che a scoprirlo non è stato Freud ma Marx prima di lui. A questa let tura analitica appare che il chiasmo in Marx non è il punto in cui il senso annoda i fili di un discorso che, per essere adeguato all'anarchia di cui tratta, quella capitalistica per intenderci, potrebbe inclinare al non senso, pratico se non conoscitivo. Il chiasmo non è l'ap prodo dell'io alla «perfetta simmetria speculare» dei rapporti di produzione e di scambio, la restaurazione del primato del valore d'uso, così com'è rappresentato dal buon funzionamento del «genital love», modello (codice) di relazioni umane depurate da ogni conflitto. Piuttosto esso funge da snodo tra i discorsi che lo con tornano, lo aggirano _. allo stesso modo che la pulsione non possiede né attraversa il suo oggetto di elezione, ma fa il giro dell'oggetto perduto, eternamente man cant·e, di quell'oggetto che Freud dice indifferente al rea lizzarsi dello scopo della pulsione. E' solo a partire dal la dottrina psicoanalitica delle pulsioni che la forma stessa della imbecillità euforica e regressiva dell'io si 15
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