Il piccolo Hans - V - n. 19 - luglio-settembre 1978

zione del Che fare?, Torino; Einaudi, 1971, pp. 418-443: ma ,I,a rlasoeremo da parte. E Lasciamo da parte tutta la discussione sull'argomento tra fine ,secolo e inizio del s·eoolo, nella socialdemocrazia tedesoa , e in quella russa. R.Jestiamo ial II Congresso del POSDR e a1le sue imme­ diate vicinanze). Sempre in Un passo avanti e due indietro (p. 315), Lenin si premura di definrure che ,oosia egli d:ntenda per « intel1ettua1e ». ' « . T,raduoo , oon 1e parole intellettuale, intellettualità 1e espressioni ·tedesche Literat, Literaten­ tum, che iabbraociiano non isolo i letterati, ma tutti gli uomini colti, i irappresentanti delle professioni liberali in generale, i lavoratori de11a mente (brain worker, come dicono gli inglesi) 1a differenza dei lavoratori del braccio». L'anno prima, nella 'Jet1tera ' su « I compiti della gioventù rivoluzionaria » pubblioata in Student del set­ tembre 1903 {Opere, cit., vol. 7, p. 36) Lenin aveva af­ fermato: �< Gli ontel1ettuali si chiamano ti.nteHettuali pro­ prio perché riflettono ed esprimono ù.o sviluppo degli interessi di dasse e dei raggruppamenti politici di tutta 1a , società più ,oosdentemente, più risolutamente e più esattamente di chiunque ,altro ». Tra le due definizioni paissa ll.lna differ,enza non lieve: passa anzi tutta la differenza che è di fotto riempita dalla ma:i · non spenta - rneanche oggi - discussione sugli « inte1lettuaili », sul loro IUo1o sodale, ed ,eventual­ mente politico. Né vale osservare, semplicemente che, . nell'articolo di Studen.t ,Lenin ,si rivolge ra lorn - con J'iintento di - conquistarli alle posizioni del1a sociaklemo­ crazia - re che ,siia ciò ad andurJo, in ,oerto modo, a blandirli. La questione, 1si :sa, è più grossa. In Un passo avanti e due indietro iLenin cita ,ampia­ mente, da un articolo di Kaiutsky su Mehring; e gli echi -di questo 1artiioolo si 1avvertiranno, oltre questa stes,sa opera, quasi ogni qual volta egli isi occuperà, polemi- 118

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