Il piccolo Hans - anno V - n. 18 - aprile-giugno 1978

La follia di Orlando e la scrittura di Ariosto Avrei voluto intitolare questa mia breve comunica­ zione Es kann dir nix g'scheen, « Nulla ti può acca­ dere»: mi ha trattenuto il pudore di apparire sofisti­ cato. Es kann dir nix g'scheen, « Nulla ti può accadere» è una citazione che Freud fa dallo scrittore austriaco Ludwig Anzengruber, nella conferenza Il poeta e la fantasia, da lui tenuta il 6 dicembre 1907 a Vienna. Scrive Freud: « Il senso di sicurezza con cui accom­ pagnamo l'eroe nel corso delle sue paurose avventure è lo stesso di quello con cui nella vita reale un eroe si lancia in acqua per salvare uno che è in procinto di annegare, o si espone ail fuoco nemico per andare all'assalto di una posizione avversaria; quel vero sen­ timento eroico che uno dei nostri migliori scrittori, Anzengruber, ha espresso in maniera stupenda: « Es kann dir nix g'scheen». Ritengo però che attraverso questo trasparente carattere dell'invulnerabilità si renda senza fatica riconoscibile Sua Maestà l'Io, l'eroe di tutte le fantasticherie come di tutti i romanzi». Sulla «invulnerabilità» di Orlando tornerò. Qui, nel contesto di 1m incontro che trae spunto dalla psico­ analisi, vorrei ancora rico11dare che lo scritto citato di Freud, Il poeta e la fantasia muove dal medesimo in­ terrogativo che si poneva Hegel nel paragrafo C della 62

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