Il piccolo Hans - anno V - n. 18 - aprile-giugno 1978
notare poi come sia « Un pazzo?» sia « Lettera di un pazzo» vengano costruiti sul motivo della presenza · in visibile di un ·« altro» e a:ddirittura nella « Lettera» si reperiscano, oltre che temi ,e situazioni, interi brani te stualmente versati poi nell'« Horla». A persuadermi a usufruire dell'« Horla >> per gli scopi di questa comuni cazione, s'è! aggiunto il fatto che di « Horla» se ne danno due, voglio dire due versioni ufficiali e pubblicate: una più breve, datata 26 ottobre 1886, comparsa sul « Gil Blas», una seconda, come ho già detto, semplicemen te postillata con l'anno, lo stesso 1886. Pare incon testabile che la versione del 26 ottobre sia l'ant,ecedente, megli l'abbozzo del « vero» « Horla». Il ricorrere di fram menti di quel testo nel racconto maggiore, ma secondo una diversa organizzazione ,e orientazione; la stessa am piezza di quest'ultimo; soprattutto il sostanziale, signi ficativo spostamento in ciò che chiamerei l'atto di elo cuzione, convincono che un rapporto ,di passaggio si dà solo nel serrso indicato. Ma proprio la comparazione della priima versione con la seconda somministra -un'ulteriore - e preziosa - chiave di lettura del testo maupassan tiano. ,Prima però di arrivare a questo converrà, per ravvivare la memoria di chi ascolta, dare un rapido rias sunto del racconto stesso, ovviamente nella versione più ampia. 3. « L'Horla» numero, l'Ur-Horla, occupa poco più di sette pagine (cito la traduzione italiana Einaudi dei « Rac conti e novelle»). Esso si presenta come un racconto in prima persona dentro una cornice narrativa alla terza persona: è, per usa�e tel"Illini che meglio rispecchino i livelli emotivi, una confessione, uno·« sfogo», dentro runa narrazione, , un referto cronistico, al limite documentario. Tre medici e quattro studiosi di scienze naturali ven gono invitati dal dottor Marrande, « il più illustre e il più eminente degli psichiatri», ad osservare e ad ascol- 31
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