Il piccolo Hans - anno V - n. 18 - aprile-giugno 1978

maggior parte dei lettori che Lacan è un rompi­ balle, pieno di boria; e che dietro alla sua com­ plessa intelligenza c'è un attorucolo da commedia borghese. Questo per la stragrande maggioranza dei let. tori, che non hanno certo e il tempo, l'interesse e la voglia di interrogarsi su Lacan. E non me ne importa nulla di quei rarissimi compagni che hanno capito e ponderato altrove quanto valga la pena prendere Lacan sul serio... e che ora, tro­ vandoselo su Rinascita, si concentrano nella let­ tura, e poi si guardano per bene la foto del mae­ stro... perché dal maestro c'è sempre da impara­ re... infatti riguardando questa fotografia sto im­ parando qualcosa. Madonna! Dovevo accorgerme­ ne prima. Comunque, me ne sono sempre accorta prima di te! x - Scusa sai, ma di che cosa ti sei accorta? Che j compagni del PCI dovrebbero mettersi anche a truccare le fotografie di Lacan! Una ad una, eh? Per un giusto effetto psicologico? Rialzargli la gelatina! In modo che anche lui sia ben visto e benvoluto dalle masse... con la sua aria da cri­ salide silenziosa. Ma cosa ci si può fare? se il suo corpo è tondo come un bozzolo da baco da seta... anche se io, personalmente, ci vedo poca seta d'attorno. Anzi sembra il ritorno del com­ merciante a riposo: mani vuote con soddisfa­ zione piena. y - E piantala di punzecchiare. Dimmi piuttosto se questa fotografia è veramente la stessa che è stata pubblicata anche da Panorama. x - Ti ho detto che è passato un anno... ma mi pare di sì. Forse un po' più piccola, certo ritagliata diversamente, meglio circoscritta attorno al suo punto focale. Forse gli hanno tagliato i piedi... 173

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