Il piccolo Hans - anno V - n. 18 - aprile-giugno 1978
accedesse solo todio. La poesia non aveva senso e po� tenza che nella violenza della rivolta. Ma la poesia non raggiunge questa potenza che evocando l'Impossibile. ..• « Avrei dovuto decantare il mio oggetto, l'impossibi le, del fiasco che è la bella poesia - decantarlo infine della povertà del delirio - per condurre un .lettore a quella violenza fredda che non sopporta la confusione (che esige la lucidità) » (G. Bataille). « Malessere e benestare », l'abbiamo intitolato noi così. Malessere che viene subito evidente, ma che se non altro si oppone a un benestare a cui sembra uni formarsi persino l'inconscio del tipografo di « Rina scita ». E senza benestare lo pubblichiamo. Sergio Pinzi
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