Il piccolo Hans - anno V - n. 18 - aprile-giugno 1978

può dire che l'isterica domanda che l'Altro, il grande Altro mostri il suo potere, esibisca lo strumento del suo potere. E ogni volta essa ripete con il suo sintomo che non ci siamo ancora. Per questo, per l'isterica tutti gli uomini si equivalgono, tutti sono castrati e quello che lei cerca è l'uomo eccezionale, colui che sfuggirebbe a questa regola. Quest'uomo può essere eccezionale in modi assai diversi: può esserlo per il suo statuto so­ ciale o rper il colore della sua pelle. Anche questo può bastare per situare un uomo come eccezionale. Il nevrotico ossessivo cerca di proteggere il grande Altro ohe per lui è sempre materno, cerca di proteggere il grande Altro dalla castrazione e impiega la sua atti­ vità, esaurisce i suoi sforzi per impedire la castrazione di questo grande Altro materno. E' banale dire che l'ossessivo non sopporta tutto ciò che è taglio, rottura, tutto ciò che è limite, che fa limite, separazione, anche quando si tratta di una linea sul marciapiede. 1 E' ancora più banale ricordare quante volte l'ossessivo sarà diviso tra 'due donne: una a cui dice il suo amore, un'altra con la quale si autorizza ad andare a letto. Nel fobico il rapporto al grande Altro è ancora più evidente. E' ancora più evidente rperché il suo sintomo stesso testimonia in che misura egli teme con ango­ scia tutto ciò che sarebbe emergenza di un grande Altro di cui non sa cosa vuole da lui. E' evidente per il pic­ colo Hans perché è chiaro che per lui il cavallo ,rap­ presenta un grande Altro fallico al quale non può sa­ crificare; è chiaro per l'agorafobico con la sua paura della grande piazza vuota · che costituisce una rappre­ sentazione perifetta del grande Altro, precisamente come luogo vuoto. E' chiaro anche per il claustrofobico con la sua angoscia di rimaner rinchiuso in un luogo da cui non potrebbe uscire; che è una buona rappresen­ tazione del mondo in cui il soggetto è captato dal- 158

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