Il piccolo Hans - anno V - n. 18 - aprile-giugno 1978

scorso dei genitori e nel discorso del bambino, come un'eco, in quest'ultimo, di quello che avviene negli altri e, in certa misura, viceversa. C'è qui qualcosa che po­ trebbe enunciarsi mediante la reversibilità della for­ mula: il soggetto riceve dall'alt7:o il proprio messaggio in forma invertita. E' una formula di Lacan concer­ nente la comunicazione; ritroveremo questa stessa in­ versione a proposito dell'articolazione del discorso del maUre con il discorso analitico. Ma vediamo questi termini: $ S barrato, il soggetto dell'inconscio: l'impor­ tante, qui, è ia barra che rappresenta il taglio significante, di cui il soggetto è effetto; il sog­ getto esiste attraverso il significante che Io rap­ presenta per un altro significante e, come si è fatto notare, questo legame del soggetto con la propria causa, senza che sia esso stesso la pro­ pria causa, può essere effettuato solo sotto la necessaria condizione di un sistema imperfetto di significanti in cui c'è un significante che manca. A La A maiuscola rappresenta l'Altro e si definisce come .il campo che contorna un'assenza, definito innanzitutto come un posto, come un luogo, il luogo della parola, il luogo dell'Altro. Ricordo la formula che enuncia che l'inconscio è il de­ siderio dell'altro. SA Qui l'Altro, maiuscolo, è raddoppiato con S, che vuol dire Significante. Questo Altro diviene il significante dell'Altro in quanto è barrato. Que­ sta marca del si , gnificante aggiunge al luogo dell'Altro la dimensione della falla, del buco . della perdita in cui funzionerà l'oggetto a pic­ colo, rappresentato dalla «a» minuscola. 149

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