Il piccolo Hans - anno V - n. 18 - aprile-giugno 1978
Marina Beer (L'impresa di Babele) Vorrei fare alcune annotazioni estremamente margi nali e in tutti i sensi 1aterali all'intervento di Spinelia e a una serie di interventi che si sono susseguiti qui sull'Orlando Furioso e su altri paradigmi dello scrivere della follia e della fo'llia dello scrivere. I primi mi hanno suscitato una domanda a cui i secondi forniscono una parte di risposta: perché impazzisce Orlando? Qual è la causa della sua follia? Orlando impazzisce perché qual cosa viene scritto: non vede direttamente la scena della sua follia, ma ne vede la scrittura su'1la pietra, quella scrittura ohe Medoro ha . tracciato per descrivere, nomi nare e rendere memorabile il luogo del suo incontro felice con Angelica: dove la bella Angelica che nacque da Galafron, da molti invano amata, spesso nelle mie braccia nuda gi a :oque (XXIH, 109) E' dopo aver visto questa scrittura e i nomi che ne segnano la proprietà che Orlando impazzisce. Perde la sua figura sociale, si sveste dell'armatura e di tutti gli attributi del suo ruolo tradizionale di guerriero e di saggio: cade il suo senso. Orlando è però l'unico per sonaggio folle della tradizione medioevale e rinascimen tale ohe Segre ricoridava a diventare tale perché legge qualcosa che è stato scritto. E d'altra parte l'andamento della sua follia è paralle1o, quasi omologo a quello di un'altra follia, mdlto più grande e diversamente conno tata: quella biblica di Nabuocodonosor. Come Nabucco donosor Orlando perde la ragione e la riacquista realiz zandosi in un nuovo rapporto alla legge: come Nabucco donosor re di Babilonia Orlando « fu cacciato dai con sorzio umano, mangiò l'erba come i buoi e il suo corpo 130
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