Il piccolo Hans - anno V - n. 18 - aprile-giugno 1978
di questo da quello. Tuttavia anche se si sono colte alcune ,qualità lin gu istiche del testo non si è ancora situato lo scritto in quanto tale; certe fi gu re di stile emerse sono un valore necessario ma non sufficiente a situarlo nella sua specificità. Se oltre alle motivazioni che abbiamo dato vogliamo risalire al funzionamento del testo e al suo carattere precipuo non possiamo 'trovare nella psicoanalisi un ap proccio ade gu ato. La psicoanalisi si trova solo a poter fare in qualche modo il giro del testo e in definitiva non può pigliarlo che come un sintomo. Se vogliamo parlare di produzione letteraria possiamo dire che la cosa per cui la psicoanalisi si rapporta ad essa è il sintomo, e questo passando attraverso la lin gu istica da cui essa ha mutuato la possibilità di leggerlo. Lo stile è la forma del sintomo. Se vogliamo racco gliere ciò che Lacan ha scoperto nel lontano '33 con il suo studio sui processi paranoici, se nella tenuta in terna di rigore nello scritto vogliamo riconoscere uno stile allora dobbiamo parlare di un indice nel quale il sintomo coniuga attività sociale e attività « sogget tiva », di prodUZJione significante in una serie di varia bili di cui lo stile non è che la più evidente ma che deve comprendere come sue specificazioni simboliche: capacità di lavoro, resistenza alla fatica, memoria, pre meninenza dei codici chiamati in causa, loro interazione, e tutte quelle fi gu re che per essere sintattiche retoriche o grammaticali o infine anche solo fantasmatiche costi tuiscono il tessuto materiale della produzione. Quello che di già sentito c'è nel dire « stile» e nel coniugare scrittura e follia ci impone di fare un giro indietro e di tornare a qualche svolta dove tali discorsi hanno significato qualcosa. Nel Manifesto del surrealismo del '24 troviamo la li bertà attraverso l'immaginazione all'insegna della follia 13
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy