Il piccolo Hans - anno V - n. 17 - gennaio-marzo 1978
Ma la lettera di Ax appare come la più importante. La gravité de sa maladie me parait ètre entièrement dans l'impossibiliité de s'·exprimer. Et il est dair qu'il a con science de ,oette impossibilité; mais enfin il agit comme un quasi-muet, qui ne pourrait articuler qu'un son e t qui tacherait d e s e faire comprendre a u moyen des va riétés d'intonation. Je 1e comprends assez souvent, en ce qui me concerne; mais c'est dur... Ax trascura la te stimonianza più importante di Pierre. Pierre e Lisaveta erano stati i soli ad avere rapporti con Charles, a curar lo, a dare notizie di lui a chi ne chiedesse . Fatto sta che a poco a poco Charles aveva tralasciato di chiedere a Lisaveta e a Pii.erre notizie degli amici, della gent,e di fuori. Torna quel rapporto tra tous e viceversa di cui alle testimonianze precedenti. Charles non voleva rap porti con gli altri; pareva che se ne fosse distaccato, come se il malato non fosse lui, ma gli amici, i cono scenti, coloro che in passato gli erano stati più accanto. La frase di iLeconte e la bestemmia (nell'accusa di Le conte, i profeti avevano sostituito gli elegiepei) ne erano il segno. In realtà, né Ax dice niente di diverso proprio perché non dice il contrario, Charles aveva rotto con il mondo e con il passato. Nel progredire dell'afasia, c'era H segno di questa rottura: che era anche rottura col -se stesso di prima della malattia. A mano, in margine, grafia di Nkolas: ...après un vain effort de parler. CLettera di Ax). Lisaveta. La finestra dà sul cortile della clinica. Nel mezzo di una aiuola circondata di mattoni disposti a spicchio cresce una magnolia. Oltre un cancello si vede il viale, la gente, le automobili. La domenica, una grande folla passa come uno sciame di api. Un brusio che si avvicina, sale di tono, si spegne. Più sotto (di mano di Nicolas): Ricordi di N., che allora fu ricoverato in quella 89
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