Il piccolo Hans - anno V - n. 17 - gennaio-marzo 1978
A continua a memoria, raccorciando. Dice che Char les vomitava bile e schiuma bianca. Gli attacchi avevano sempre lo stesso andamento. Dice Charles: je me porte parfaitement bien, je suis à jeun et tout à coup, sans préparation ni cause apparente, je sens du vague, de la distraction, de la stupeur; et puis une douleur atroce à la tète. H faut absolument que je tombe, à moins que j,e ne sois _ en ce moment-là couché sur le dos. Ax dice che Charles parla di sudore freddo, di vomito, di langue stupeur. Rimedi: pillole di chinina, digitale, belladonna e morfina. Di nuovo Ax. Sedativi e medicine lasciano il tempo che trovano. Il male è rimasto. Il medico dice che deve camminare molto. Strano, come se fosse facile camminare quando si teme che l'attacco sopraggiunga da un momento all'altro. Ma i medici devono pur dire qualche cosa, rassicurarti. Charles: C'est absurde. Je suis devenu d'une timidité et d'une maladresse insup portable. Il n'y a pas moyen de se promener ici, a cause de l'état des rues et des routes, sortout par ce temps. Scrittura di Lisaveta. Un medico eccellente, il signor Piogey, non ebbe dubbi. Quando lesse la lettera che Ax gli aveva portato perché giudicasse (Charles lo ave va ,consultato più volte, in passato), disse che i sintomi erano molto chiari. Avrebbe voluto vedere il malato. Ax non seppe che dire_ Charles era scomparso, non si sapeva dove cercarlo. PieHe_ Quando era passato di qui non si era fatto vedere da nessuno. Ax dice di averlo visto in compa gnia di un amico. Si era avvicinato e gli aveva chiesto se fosse tornato per sempre, ma Charles aveva risposto che era lì soltanto per prendere libri e carte necessari per le conferenze. Sarebbe ripartito subito. Le voci in torno alla sua salute erano eccessivamente allarmate. Charles era ,guarito, stava bene. Ax dice che era un 79
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