Il piccolo Hans - anno V - n. 17 - gennaio-marzo 1978
è prodotta dalla domanda sulle fonti: una difesa pun tuale ,sta nella piana ammissione che il poeta coglie « per proprio conto, e senza neppure esserne del tutto consapevole, quanto la psicoanalisi viene, attraverso la propria tecnica, individuando nella psiche umana» 33 • Ed è ancora muoverisi - ma ,qui agevolmente e con un convincimento quieto del senso che può avere la « riduzione» - tra ritagli di « complessi tematici» e di « sequenze narrative». Le ,lettura di Petroni svolge l'intreccio della Coscienza di Zeno in una pernuasione che consenta di fruirne l'am biguità. I due di,scorsi {quello di Zeno e quello del Dot tor S.) che formano il discorso indiretto del testo; lo Zeno che racconta e lo Zeno che viveva, anibedue lon tani dalla ·« consapevolezza delle cause» della malattia: movendo da questi « elementi essenziali» della strut tura ila costruzione analitica svolge le indecidibili pos sibilità dell'intreccio. Di particolare in particolare, espe rienza e descriZJione si raccolgono, impiegando un mo dulo collaudato, nella dichiarazione che « è impossibile, nella Coscienza, distinguere ila fabula dall'intreccio». Anche con questi rilievi (della �<fabula» e dell'« intrec oio») l'analisi, in più di una circostanza, s'addentra nel multiforme funzionamento della scrittura: la dichiara zione secondo il modulo (che fa intendere distinzioni ferme, troppo nette) nòn , l'adegua completamente. Ma ritorna anche di qui fa sollecitazione per ,una lettura della Coscienza nella , instancabile versatilità della lin gua. A tener desta la memoria per questa lettura - per tentarla, una volta - posso destinare un frammento casuale, una mia considerazione: questa, per esempio, dei nomi di Ada Augusta Carla (che sembrano richia mi ed echi, più brevi, più lunghi, della stessa for. ma, se non fosse quella vibrazione di un suono 193
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