Il piccolo Hans - anno V - n. 17 - gennaio-marzo 1978
questa articolazione che risiede la verità del sintomo. Il sintomo conserva qualcosa di sfumato perché rappre senta una qualche irruzione di verità. Di fatto esso è verità, essendo fatto della sua stessa pasta, se poniamo materialisticamente che ,la verità e ciò che della catena significante si instaura» 10• Sintomi, qualche irruzione . di verità: tutta la luce possibile, la sorte dell'analisi, è qui, e si produce ogni volta nell'accertamento - per tentativi, «possibilità d'errore», costruzioni provviso rie 11 - di un ordine concreto, un'articolazione, ciò che si instaura di una catena significante. Resta il nome di Freud Certamente, a condurre «al seguito di Freud » è una persuasione di verità: e lo ,stesso cammino che qui · ri conduce è ripensamento di Freud, pratica analitica del suo testo, e ricominciare e pro�edire dal suo testo. Ma perché ritenere che il ritorno 'di Lacan al vero Freud - questo ritorno che avviene e assume anche significati contingenti nelle circostanze e nella cronologia di un lavoro e di un discorso - sia, in una «traduzione filo sofica della psicoanalisi», la ricostituzione di un sapere utilizzabile in opportune preordinate applicazioni? Il « senso di Freud», a cui si ritorna, il senso stesso di questo ritorno, è una «scoperta» che «mette in que stione la verità» 12• Ma nessuno dice, in un principio, in una parola, l'essenza della verità: perché, se si am mette che il ritorno al testo di Freud mostra «l'assoluta coerenza deHa sua tecnica con la sua scoperta 13, ci si prepara a comprendere il senso di questa, la questione della verità, in quello che Freud faceva. Volgeva la sua pratica e il suo discorso in analisi del linguaggio, ten tava i meccanismi significanti dell'inconscio, tentava di definirne la sintassi, si applicava a· .intendere la lettera 187
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