Il piccolo Hans - anno V - n. 17 - gennaio-marzo 1978
putativo; Aleksandr, .fratello maggiore di Lenin, era sta to impiccato dalla polizia zarista quando Vladimir ave va diciassette anni... L'immagine che Lenin, in ogni caso, costruisce, in questo testo, di Plekhanov, non è quella di un fratello maggiore, bensì di un padre ideale, dal quale Lenin anela di essere riconosciuto. Le espressioni che egli im. piega, nel descrivere questo rapporto - fantasmatico - con Plekhanov sono quelle dell'amore; e di un amore nel quale l'atteggiamento di Lenin ha tutti i tratti della dipendenza: «Dei giovani compagni hanno 'corteggiato' un compagno anziano per il grande amore che nutrivano per lui... prima noi eravamo innamor-ati di P.lekhanov: se non avessimo preso questa cotta... L'innamorata gio ventù riceve dall'oggetto del ·suo amore un amaro inse gnamento: eravamo stati entrambi innamorati di Ple. khanov e, come a una persona amata, gli perdonavamo tutto, chiudendo gli occhi su tutti i difetti, sforzandoci in tutti i modi di convincere noi stessi che tali difetti non esistevano...». Ed infine: «Accecati dal nostro amo re, ci eravamo comportati, in ultima analisi, come degli schiavi («schiavi» è sottolineato nel testo). 3. Uno scenario Il linguaggio non è soltanto quello dell'amore, ma dell'amore romantico . E romantico è lo scenario «natu rale» che Lenin vi costruisce intorno: «in una conver sazione privata durante una passeggiata serale in un bosco» le cose sembrano facili, anzi, a una affermazione di Plekhanov, Lenin si era «commosso» («Ciò mi ave va commosso, allora»). Dopo l'emergere del contrasto, Lenin e Potresov: «Camminammo a · tarda sera da un capo all'altro del piccolo villaggio; la notte era abba stanza scura: c'era aria di temporale e lampeggiava»; 178
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