Il piccolo Hans - IV - n. 16 - ottobre-dicembre 1977
media e in particolare nel Paradiso: « o cesare o poe ta» (I,29), « Cesare fui, e son Giustiniano» (VI,10), « In sieme fui cristiano e Cacciaguida» (XV,135), o anche �el Purgatorio: « Per te p � eta fui, per te cristiano» (XXIl,73) 28 • Da questa discordante raccolta, viene, crediamo, l'er rore di altri poeti del Purgatorio sul vero « dittatore» 2 9, che, come lascia intendere la profezia di papa Adriano per il Cristo, rischia di farsi ca_p:t.are in un'immagine: « Veggio.../..., nel Vicario suo, Cristo esser catto.» (Purg., XX,87) Queste interferenze tra la poesia, il cristianesimo e l'imper-ialità, che la figura paterna copre, spiegano me glio, con l'ermafroditismo, perché, al cerchio purgato riale dei lussuriosi, soggiorno dei poeti cortesi, ci sono ugualmente dei sodomiti la cui colpa è denunciata co me quella stessa che valse a Cesare il nome di « regina»: La gente che non vien con noi, offese Di ciò per che già Cesar, trionfando, Regina, contra sè, chiamar s'intese. (Purg., XXVI, 76-79). Il gioco che consiste nel sostituire dei simulacri pa terni al padre autentico, inafferrabile, per cui il Dante autor proietta di volta in vòlta i suoi doppi sotto le figure maestre, come Virgilio, Brunetto Latini, Guini zelli, Arnaut, Stazio, tutti grandi rappresentanti dell'arte di retorica, dissimula, sotto l'una o l'altra forma, il de siderio di assegnare . alla letteratura una paternità al tempo stesso assoluta e impossibile, di cui la Signoria della Dama è l'altra faccia. Ora, in Paradiso, tutti questi maestri sono scom parsi, ed è l'auctoritas della teologia, in particolare di Tomaso e Bonaventura, che dà il· cambio alla corrente razionalistico-pag<1-na rappresentata da Virgilio e alla cor- 72
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