Il piccolo Hans - IV - n. 16 - ottobre-dicembre 1977

il proprio gioco il nipote simula la sottomissione, l'in­ genuità o si chiude nel silenzio. Per illustrare un aspetto di questo atteggiamento si potrebbero riprendere le parole di Dante a proposito dei francescani, questi ingenui della cristianità , che se­ guono « lo sposo, tanto la sposa piace» (Par., XI,84, dove la « sposa» è Dama Povertà). Lo scopo segreto consiste nel raggiungere l'essenza poetlca della femmi­ nilità fingendo d'esser sottomessi al detentore della legge. E� quanto risulta ugualmente da una poesia del Guinizelli. Il poeta che aveva preso la sua dama per un angelo se ne scusa davanti a Dio. Tenea d'angel sembianza Che credea fosse del tuo regno 25 • Se Dante pone in cima al Purgatorio Arnaut, « mi­ glior fabbro del parlar materno», che aveva praticato la poetica dell'altezza per meglio mimare la distanza dal suo desiderio narcisistico passando per l'alta dama, è perché riconosce nella religione della fin'Amor un'arte della somiglianza divina che solo San Bernardo, mistico cristiano, poteva disputare a Arnaut in cima al Paradiso. Forse non si è insistito abbastanza sul colore narcisi­ stico che Dante fa trasparire nel significante della pre­ ghiera che san Bernardo rivolge alla Vergine, qualunque sia l'intento dottrinale di questi versi: Vergine madre, figlia del tuo figlio Umile e alta più che creat�ra (Par., XXXIII, 1-2). Questo viso della Vergine, che come dice Dante « ... faccia che a Cristo / Più s'assomiglia...» (Par., XXXII, 85-86), provoca per gli effetti speculari del si­ gnificante, una pericolosa somiglianza tra il significato dottrinale del Verbo cristiano e della Vergine da un

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