Il piccolo Hans - IV - n. 16 - ottobre-dicembre 1977
In una prospettiva inversa, si potrebbe citare ancora la relazione di Peleo al nipote Giasone, che lo zio spinge alla perdita nascondendo i suoi sentimenti d'odio sotto · le apparenze dell'amore 22• Che rapporto hanno con il testo questi pochi esempi di figure parentali? Certo, sono figure del testo stesso o più esattamente la proiezione metaforica delle forze d'interdizione e trasgressione che ordinano il campo narrativo. Che si tratti dello zio o del padre, la legge che essi rappresentano è sfidata secondo metafore d;verse che vanno dalla folle iniziativa dell'eroe (Orlando), all'affrontamento diretto (Mordret) e infine al linguag gio doppio che Tristano tiene con Isotta., sapendo che . il re, nascosto nell'albero, potrà anch'egli trovar soddi.. sfazione ascoltandolo. Ingiustificabile e fuori legge, l'opera . della lettera tura, al tempo stesso innocente, colpevole e astuta, non smette, per questa stessa ragione, ·di coprirsi di un'ap parente legalità, fingendo di servire tale o tal'altra cau sa, politica, religiosa, pedagogica; o ancora, prendendo la maschera di una fervente imitazione del mattre, essa nasconde sotto la seduzione una segreta rivalità. Ciò che fin dai trovatori i poeti della poesia cortese , designano nella lingua materna col nome di « Dama, so rella, Regina, Vergine» non è un personaggio femminile, e neppure il doppio immaginario di un referente, ma il simbolo dell'essenza lontana della Poesia. La ricerca di quest'oggetto, che prende radice nel desiderio di scri vere, apre contro la legge di struttura testuale, meta forizzata dal,lo zio, il padre, il mattre, lo spazio dirom pente della parola desiderante, l'inter-detto dove ciò che è rifiutato dallo zio (fratello della sorella) è dato musi calmente dalla sorella nella distanza del dire poetico: « Tutto quel che il fratello mi rifiuta, odo la sorella che me lo concede». 68
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