Il piccolo Hans - IV - n. 16 - ottobre-dicembre 1977

una modalità che è ancora tutta da descrivere. Il godi­ mento dell'Altro nel deliTio o nell'allucinazione psicotiche sviluppa il versante soggettivo del genitivo (dell'Altro): è l'Altro): è l'Altro, cioè Dio, che gode del presidente Schreber, benché quest'ultimo, rassegnatosi alla sua me­ tamorfosi muliebre, faccia buon viso a cattivo gioco. Nell'ebbrezza dell'alcolista vediamo prevalere un senso oggettivo del gen_itivo, una modalità attiva, anzi « reci­ tativa» (nel senso dell'acting-out) del godimento del­ l'Altro. Sbronzo, il soggetto nega l'impossibilità di godere in quanto soggetto, ed agli altri richiede accoratamente il riconoscimento della « proprietà» del suo godere - da qui i tratti comico-patetici del suo diniego di quello che, in termini lacaniani, è il « debito simbolico» nei con- . fronti dell'Altro. Questo difetto di riconoscimento è da rapportarsi, come fa ClaV'reul, allo statuto del clown 30 ruolo sospeso in qualche modo tra quello dell'attore (l'isterico), determinato dalla rimozione della sua sog- · gettività nella .finzione illusionista, e quello della mario­ netta {lo psicotico), nel quale la soggettività è del tutto preclusa · (forclose) nel gioco. Oltre al clown, si potrebbe pensare ironicamente ad un ahro personaggio del cir­ co, all'anti-clown, al domatore, e l'Altro che chiede im­ periosamente da bere, Altro da tenere a bada, non può non essere le belve feroci. Come per il clown o per iJ. do­ matore, il « circo» dell'alcolista organizza uno spettacolo per gli ahri, ma non è certo f.into il rischio (di morte, in particolare) reale nello spettacolo . Da qui la tendenza di molti alcolisti a darsi al teatro vero e proprio, da Cratino, a Alfred Jarry, a Jean Cocteau. In Père Ubu (come nel Console di Under the Volcano dello· scrit­ tore alcolista M. Lowry) si rappresenta nella cru­ deltà {o nella sfida sfacciata alla morte) una ri­ cerca interminabile di padronanza. Lo spettacolo al­ colistico è diniego della realtà del rischio. Rischio che si situerebbe nel tentativo asintoHco di « sfidare » un 37

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