Il piccolo Hans - IV - n. 16 - ottobre-dicembre 1977

patologicamente incapace di mentire», osserva Clavreul. E' qui piuttosto -in ballo un «pr.incipici» che direi anti­ nosografico, solidale del resto con la rivendicazione di . a-psichiatricità del suo «vizio». Appunto, il discorso del­ l'alcolista non connota il bere come «malattia», bensì - e non che gli abbia letto Szasz ..:._ nei termini morali della «colpa». Egli è solito assumere (quando è «a secco», cioè pieno di «idee buone») la condanna giu­ ridico-sociale del ,suo «vizio», per rivendicare quindi, per mezzo della forza di questa condanna, una sua int·rin­ seca - e quindi innocente - ·«debolezza» (debolezza morale, debolezza nel resistere alla tentazione, volontà debole, ecc.). Effetto di questo . discorso alcolistico è la convinzione di molti analisti della costitutiva debolezza dell'Io dell'alcolista. Senonché, nota Clavreul, l'Io dello alcolista può dirsi debole, non solo in rapporto a, ma anche , per mezzo del, l'Io forte dell'analista. In effetti: « che gli alcolisti siano tal quali li si crea è in effetti un'inconfutabile· evidenza: ed . èJ perché ci si approfitta di ciò che non lo si dice più ,spesso (...). E' chiarissimo che la soggettività del gruppo sociale, il suo atteggiamen­ to non solo di fronte agli alcolisti, ma 'soprattutto di fronte ai membri devianti che vengon meno, alcolisti e non, appartenenti al gruppo, svolge la funzione più de­ terminante sulla frequenza e la forma dell'alcolismo. A livello della nostra pratica quotidiana è più che mai certo · che ci si richiede di essere solidali di questa sog­ gettività, come lo sono d'altronde la moglie e la madre del nostro paziente. Non dobbiamo dimenticarlo se vo­ gliamo capire che prima di parlare dell'-«Io debole» dell'alcolista noi dobbiamo riconoscere la nostra posi­ zione che è molto forte, tanto forte che la protesta del nostro malato può esprimersi unicamente in un diniego derisorio e nel vero e proprio acting-out costituito dalla ricaduta». Andando avanti ,su questa linea, Clavreul giungerà à denunciare 6 quel «proselitismo terapeutico 26

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