Il piccolo Hans - IV - n. 16 - ottobre-dicembre 1977
fìallo materno, l'organo neutro cui è affidata la rina scita dell'uomo nuovo «senza amore sessuale». In questa dinamica la funzione fantasmatica ha un ruolo di soglia, di suspence cui deve segUJire, con tipico processo di anticipazione-posticipazione, 1a liberazione dalla colpa e il godimento. Se ora usciamo dalla specificità di questo sistema e ne manteniamo solo i caratteri fantasmatici abbiamo una forma dell'immaginazione disancoriata dall'insieme del processo. Questa · forma appare come insabbiamento del la dinamioa masochista, come la sua «sospensione» (si ha così una doppia sospensione) nell'attività della reverie preparatoria sganciata dalla conseguente libe razione. Si configura una sorta di masochismo generaliz ZJato ,e improprio, incapace di conseguire le sue finalità, di presentarsi come una «soluzione», confinato com'è in una doppia sospensione fantasmatioa. Questo masochismo secondo e improprio conserva i caratteri fondamentali che abbiamo visto, particolar mente in riferimento alla legge vi si attua un preciso disancoramento simbolico (se non uno smantellamento) con la relativa fedeltà manifesta a un mondo materno e continuo. Vi trov,iamo all'opera lo scardinamento del- · la funzione paterna che fornisce infatti la traduzione masochist,a del fantasma un bambino viene picchiato da leggersi ormai un padre viene picchiato (alla domanda - da chi? - Deleuze risponde: è la madre che picchia). E vi troviamo il viraggio alla madre della funzione legi ferante (fosse anche «la madre patria» democratica mente partecipativa). Dovendo concludere su una ipotesi che è tutta da riprendere Pipensiamo al discorso hegehano della morte e alla interiorizzazione che esso comporta. Ci troviamo di fronte a una libertà attraverso la morte dietro cui si rivela l'impasse dell'intersoggettività speculare le cui «oriigini» abbiamo studiato a proposito dello Stadio 181
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