Il piccolo Hans - IV - n. 16 - ottobre-dicembre 1977
della separazione dell'identità . (del desiderio della madre) come castrazione. Con Leclaire la morte di questo bambino meravi glioso e narcisistico che è in noi è poi ancora apertura all'incontro dell'altro . dove, sia pure per anomala di sgiunzione, si dispone l'amore. Insomma questo fantasma di morte è in verità riso lutivo, ad opera della mediazione della legge, per ciò che concerne l'accesso al desiderio proprio. Dietro questo fantasma possiamo però scorgere una seconda lettura che non è quella di Leclaire e che ve drebbe dietro a un bambino viene ucciso, la messa a morte reale del bambino. Per sostituzione o per man cata regressione alla rappresentazione narcisistica pri maria del bambino meraviglioso, viene messo a morte (fosse anche solo nel fantasma) il bambino reale. E questa messa a morte precede la sua stessa nascita e si situa persino prima del concepimento. Così l'adulto si salvaguarda dalla propria impasse narcisistica. L'attualità giornalistica ripropone costantemente casi di passaggio all'atto, casi in cui innumerevoli · bambim sono sottoposti alla violenza anche mortale degli adulti e in particolare dei genitori. E che questa sia procurata come un atto mancato o un gesto deliberato poco modi fica il fatto. Può interessare il passaggio segnato da Hegel il qua le in un testo « romantico » - che Koj-ève in La dialet tica e l'idea della morte in Hegel, Torino, '48, indica come un probabile frammento del 1795 - vede nell'amore il contenuto specificamente umano dell'esistenza dell'Uomo mentre nella Fenomenologia quel contenuto è altro, in stretta connessione con l'idea della morte. L'amore di viene desiderio di riconoscimento e lotta a morte per la sua soddisfazione. 173
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