Il piccolo Hans - IV - n. 16 - ottobre-dicembre 1977

movimento tonale aleatorio. D'altra parte, la ritenzione anale trasferita allo sfintere glottico non potrebbe che ostacolare la sonorità la vibrazione libera delle corde vocali. Per sormontare l'impasse, si dovrebbe supporre che il principio di ritenzione sia applicato indirettamente al movimento tonale, facendo risalire il tono e impeden­ dogli di ricadere troppo in fretta al livello di base. Vale a dire creando una tensione muscolare indispensabile all'elevazione del · tono, senza ostacolare la vibrazione delle corde vocali. La tecnica della ritenzione ha dovuto essere perfettamente assimilata al meccanismo vocale e la pulsione anale ha dovuto essere integrata alle pul­ sion5 narcisistica e orale, senza volersi sostituire ad esse. L'integrazione perfetta delle pulsioni parziali · al livello glottico non è che un riflesso dell'« anfimissione uretroanale » (cfr. Ferenczi, 1924, p. 19) dell'integrazione delle pulsioni parziali sotto l'egemonia della pulsione genitale. La vibrazione altamente regolare delle corde vocali soddisfa pienamente l'obbligo di ripetizione e la pulsione letale e attira contemporaneamente la libido narcistica. Questa vibrazione permanente dell'aria eccita le mucose delle cavità faringale e orale. L'aria vibrante che esce continuamente e facilmente dalla bocca ricor­ da e richiama il modello uretrale. La tensione crescente delle corde vocali rileva . della strategia anale. L'integrazione perfetta di queste componenti costi­ tuisce la proiezione sonora della genitalità. Il gioco to­ nale, verbale o musicale, l'in - cantamento, deve quindi la sua energia psichica considerevole a una felice sintesi della pulsione letale e delle pulsioni sessuali, soprat­ tutto all'investimento ge'nitale del movimento melodico. Questa ipotesi è più conforme alle nostre osservazioni: sono effettivamente le emozioni che derivano dalla pul­ sione genitale - l'amore, la dolcezza, la tenerezza, il desiderio insoddisfatto, la civetteria - che si distin- 153