Il piccolo Hans - IV - n. 16 - ottobre-dicembre 1977

già dai filosofi cinici. E' solo allo stadio della preva­ lenza della pulsione parziale anale che l'essere umano arriva a padroneggiare il meccanismo della tensione e deHa distensione. Un diario registrato giorno dopo gior­ no e delle frequenti registrazioni sonore mostrano in due bambini ungheresi - una femmina e un maschio - una coincidenza tra la genesi delle frasi bipolari (che riuniscono due parola-frase) da un lato e gli inizi del controllo sfinterico dall'altro. Sarebbe quindi giustifi­ cato, pare, di ricondurre il meccanismo della tensione tonale a questo stadio dello sviluppo pulsionale. I ri­ sultati che ci apporta l'analisi fu;;_zionale dell'intona­ zione emotiva invalidano tuttavia questa ipotesi. Contrariamente alle nostre aspettative, gli atteggia­ menti che rilevano della pulsione sadico-anale (collera, odio, atteggiamento volontario, militare, analisi dedut­ tiva) sono amelodici per eccellenza, riducono all'estre­ mo il gioco tonale per subordinarlo completamente alle esigenze del rit-:rio. La melodia non si schiude libera­ mente che sotto l'influenza delle emozioni affettuose e tenere. Seguendo le indicazioni di S. Pfeifer abbiamo cer­ cato di stabilire un legame tra la vocalizzazione e le pulsioni parziali narcisistica e orale, tenendo conto con­ temporaneamente della prevalenza dell'obbligo di ripe­ tizione. Queste fonti sono più proprie a far sorgere delle emozioni dolci e tenere della pulsione sadico-anale. La vibrazione libera delle corde vocali ,è indispensabile alla genesi del tono, ma non costituisce l'intonazione in quanto movimento. Le pulsioni narcisistiche e orali, assecondate dall'obbligo di ripetizione, sono suscettibili di fornire l'energia psichica necessaria al gioco vocale, ma esse non potrebbero essere responsabili della ten­ sione e della distensione tonali. Il gioco glottico narci­ sistico, sotto l'egida dell'obbligo di ripetizione, non pro­ durrebbe altro che una voce regolare e monotona o un 152

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