Il piccolo Hans - IV - n. 16 - ottobre-dicembre 1977

za ': 'Tristezza - amore - noia = ZERO = noia + amore - tristezza '. Queste posizioni senza residui si possono pure portare verso altre definizioni in negativo, per cui p. es. la noia senza la tristezza sarebbe l'opposto o il contrario del- 1'amore ('noia - tristezza = - amore ') e analogamente il contrario della noia l'amore senza tristezza. Infine, non avendo valori numerici le forme nominali, 'amore ' e 'noia ' tendono ad avere la stessa forza, son pari, tanto che si può scambiarli rispetto alla posizione ini­ ziale, fino ad avere: 'amore = tristezza senza noia '. Obiezione iniziale ma definitiva - di :chi volesse ricuperare dalla parte del senso (comune) - è che « tri­ stezza senz'amore » non sia indicazione algebrica di una sottrazione di ,grandezze, ma la presenza reale di una mancanza nel corpo della tristezza, dell'eliminazione di un'appendice che, se pure non indispensabile a struttu­ rare il corpo, era tuttavia un'aggiunta or,ganica ad esso, e quindi l'operazione c'è stata e non indolore; il corpo resta ma è « senz'amore », non è solo quel 'tristezza ' algebrico, così come prima era un 'tristezza+amore ' anche se non indicato come tale. Ma, fuggendo in altra direzione, è a un'autosufficien­ za più totale (rispetto a quella chiusa della circolarità algebrica, in cui la definizione resta sempre nell'ordine del tautologico) che ci si può rivolgere se - rischiando una ingegnosità volgare - consideriamo la frase come un piccolo odradek, una macchina inquietante e inutile le cui parti possano variare continuamente di posto, senza regole fisse, senza peso specifico di valore, come se qualsiasi codice fosse adatto (in effetti è cosi; posto di non assumere assurdi valori fissi autodedotti nell'ope­ razione all'interno della frase, e assicuratane la gram­ maticalità, essa frase sarà comunque 'sensata ': ben più sensata, non esistendo definizioni contraddittorie tra un termine e l'altro, della · 'colourless green ideas sleep 10

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