Il piccolo Hans - IV - n. 15 - luglio-settembre 1977

valenti a quelli delle altre organizzazioni, dotati cioè di statuto scientifico. Citiamo semplicemente qui, per chiarire le idee, ciò che il progresso nella formalizzazione funzionale del- 1'apparato cardio-vascolare e dell'apparato respiratorio deve non solo alla necessità di operarli, ma aH'appa­ rato stesso della loro inscrizione in quanto s'impongono a partire dalla sistemazione dei soggetti di queste rea­ zioni nei «satelliti»: quegli abitacoli cioè che possiamo considerare come dei formidabili polmoni d'acciaio la cui stessa costruzione è legata alla loro destinazione di supporti di certe orbite, orbite che chiameremmo a torto cosmiche dato che tali orbite il cosmo non le <{ co­ nosceva». Insomma, dallo stesso passaggio in cui si rivda la sorprendente tolleranza dell'uomo a condizioni acosmiche, anzi il paradosso che ve lo fa apparire in qualche modo «adattato», si rivela che tale acosmismo è la scienza a costruirlo. Chi poteva immaginare che l'uomo avrebbe sopportato benissimo la mancanza di gravità, chi poteva predire quello che sarebbe avvenuto dell'uomo in queste condizioni stando alle metafore filosofiche, per esempio quella di Simone Weil, che fa­ ceva della gravità una delle dimensioni di tale metafora_ Dal momento in cùi le esigenze sociali sono condi­ zionate dall'apparizione di un uomo soggetto alle con­ dizioni di un mondo sdentifico, il medico, provvisto di nuovi poteri d'indagine e di ricerca, deve affrontare problemi nuovi. Intendo dire che il medico non ha più niente di privilegiato nella categoria di operatori varia­ mente specializzati nei diversi rami scientifici. E' dal­ l'esterno della sua funzione, precisamente nell'organiz­ zazione industriale, che gli sono forniti i mezzi e nello stesso tempo gli interrogativi per introdurre le misure di controllo quantitativo, i grafici, le scale, i dati stati­ stici con cui si stabiliscono fino alla scala microscopica le costanti biologiche, e che si instaura nel suo campo 8

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