Il piccolo Hans - IV - n. 15 - luglio-settembre 1977
ed amministra la frammentazione è quello di organismo, inteso come un insieme organizzato di parti, strettamen te congiunte ma dotate, al tempo stesso, di autonomia funzionale. Le «parti», dai grandi si�temi (circolatorio, endo crino, respiratorio) alle parcellizzazioni ultime, riman gono comunque dotate di una capacità maggiore o mi nore di funzionare da indici. Una volta che l'unità «or ganismo» è stata analizzata nelle sue componenti ed espressa in una molteplicità di segni {per quanto pos sibile numerici), si tratta di ricostituire il tutto che è qualche cosa di più della somma delle singole parti. La diagnosi, come momento sintetico, recupera l'unità dell'organismo .frazionato nelle analisi, producendo un «pm» di significato, cioè recuperando, a questo livello, quello «sguardo clinico» che un tempo si posava sul corpo. Ma perché tutto questo sia possibile, occorre che la clinica pediatrica prepari il suo oggetto, un oggetto omogeneo e funzionale ai suoi strumenti. Esso non è certo il corpo, almeno così come ce lo disvela la psicoanalisi. Un corpo materia, · resistente, opaco, la cui immagine si rivela sempre come illusoria, il cui possesso si dimostra impossibile, irretito nella necessità del riconoscimento dell'altro. IUn corpo attra versato dalle pulsioni e dai fantasmi che le rappresen tano, toponomastica dell'immaginario, mappa delle mi' grazioni della libido, punteggiata dai suoi stanziamenti, corrosa da residui di battaglie remote di cui persino l'eco è andata smarrita («l'anatomia è un destino»). Un corpo, quindi, irriducibile alla definizione dei suoi confini, dei suoi funzionamenti, intraducibile in un sstema di segni e, ancora, inesprimibile , in unità di mi sura. Questo corpo deve essere esorcizzato, delimitato, organizzato, organicizzato per essere consegnato alla de- 30
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