Il piccolo Hans - IV - n. 15 - luglio-settembre 1977

rc:he fare sempre con il figlio già morto, o pazzo. Se esa­ miniamo ancora la struttura della trilogia dell'Edipo di ·Sofocle, dobbiamo anche accorgerci che lo slittamento che abbiamo descritto ha un cuore: Giocasta, esattamen­ te al centro della trilogia. \Se esaminiamo la struttura del­ fa Chiesa ci accorgiamo che c'è una figura che viene rap­ presentata nell'iconografia « ferma al suo posto», anche , se il suo ruolo di vergine, di madre, di .figlia, · sposa e so­ rella è poi molto ambiguo: Cristo scende dal padre, ri­ sale al padre, S. Giuseppe scompare, la Madonna c'è sem­ pre e di lei cambia solo l'espressione del viso. Sorriden­ te, addolorata, benedicente, afflitta, gloriosa, mai male­ dicente, come invece lo è Cristo con i farisei, Dio con gli ebrei. Ho parlato di ruolo e di espressione. Si po­ trebbe pensare che la madre appartiene per questo più al discorso della psicologia che a quello della psicoanalisi. 'E invece no. E' il suo volto , senza dubbio che può pietri­ ficare, come quello di Medusa, chi le si pone di fronte pretendendo di farne proprio il mistero. E su questo :«mistero» che può essere glorioso, gaudioso, doloroso, ma mai, nonostante quello che può dire Dario Fo, «buf­ fo», ed è proprio qui il punto, vorrei aprire ora la di­ scussione. Virginia Pinzi Ghisi 27

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