Il piccolo Hans - IV - n. 15 - luglio-settembre 1977

so immaginare come potrà esercitarsi una contenzione poliziesca. Ma quale sarà la pos1z10ne del medico per definire gli effetti a proposito dei quali finora ha mostrato una audacia nutrita soprattutto di pretesti, dato che, dal punto di vista del godimento, un uso ordinato · di quelli che chiamiamo più o meno propriamente tossici che cosa può avere di reprensibile, a meno che il medico non entri decisamente in quella che è la seconda dimen­ sione caratteristica della sua presenza al mondo, cioè la dimensione etica? Queste osservazioni che possono sembrare banali hanno comunque l'interesse di mostra­ re che la dimensione etica è quella che si estende nella direzione del godimento. Ecco dunque due punti di riferimento: in primo luogo la domanda del malato, in secondo il godimento del corpo. In un certo modo essi confinano sulla di­ mensione etica, ma non confondiamoli troppo in fretta, poiché qui interviene quella che chiamerò semplice­ mente teoria psicoanalitica che viene a tempo e non certo per caso al momento dell'entrata in gioco della scienza con la leggera anticipazione che è sempre ca- · ratteristica delle invenzioni di Freud. Come Freud ha inventato la teoria del fascismo prima che esso compa­ risse, così, trent'anni prima, ha inventato ciò che doveva rispondere . alla sovversione della posizione del medico determinata dall'ascesa della scienza: cioè 1 la psicoana­ lisi come prassi. Ho già sufficientemente indicato la differenza che c'è fra la domanda e il desiderio. Solo la teoria lingui­ stica può rendere conto di una simile appercezione, e può farlo tanto pit1 facilmente in quanto è stato Freud che, nel modo più vivo e inattaccabile, ne ha precisamen­ te mostrato la distanza a livello dell'inconscio. Poiché è in quanto strutturato come un linguaggio che è l'in­ conscio scoperto da Freud. 13

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