Il piccolo Hans - IV - n. 15 - luglio-settembre 1977

l. E ora un « giro di voci» intorno all'oggetto perduto (scusandoci con Casetti se la sua invocazione « mamma, ho fame! » rimane insoddisfatta. Non abbiamo pasticcini). Il quarto stato del cinema Approfitto della condizione di ospite. Invitato nel sa­ lotto del piccolo Hans, .entro, saluto, mi informo come sta la famiglia. Si fanno quattro chiacchiere. Il cinema Sembra che vada male: tira aria di crisi, la gente non ci va più; d'altra parte i film belli sono ormai proprio pochi. Sì, io ci vado spesso; e credo in fondo che ci sia in ballo dell'altro. Ma vogliamo parlarne? 2. Quello di cui conviene parlare, credo, è il senso di un cambiamento in atto: una trasformazione non sem­ pre - netta ed esplicita, ma sicuramente tendenziale, e che si manifesta in molte pieghe del cinema. Tracce disperse, serie di piccoli gesti che emergono qua e là, essi ad ogni modo ci dicono che non c'è in gioco un semplice riaggiustamento interno, né che si tratta di una difficoltà episodica, ma che si sta assistendo ad una trasmigrazione in prospettiva forse radicale. Qualcuno potrebbe dire che nel cinema sta cambiando un po' tutto, il che vuol dire che un po' tutto il cinema sta 119

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