Il piccolo Hans - IV - n. 15 - luglio-settembre 1977
del rimosso, il piu assoluto dei padroni che altri non è se non fa morte. Il gioco, sdrammatizzandola, sembra darne la versione « critica e negativa». La « critica » freudiana Si parla spesso di incidenza della psicoanalisi, ebbene ,è proprio a partire dalla specificità del suo approccio al reale che si potrebbe incominciare a dire qualcosa di questa incidenza. Freud fu guidato nella sua ricerca verso la psicoana lisi dalla preoccupazione di guarire, fu cioè determinato da un approccio preciso al reale ma il punto sta nel fatto che per cercarlo, questo reale, l'analisi di Freud ha preso una strada indiretta. E questo marchio, cui Freud si è costantemente piegato, è consegnato a tutta la psicoanalisi come una sua specificità. Il reale dopo la psicoanalisi è pensabile in un altro modo, non è più lo stesso reale di prima. Il problema centrale è già posto nelle due posizioni esaminate dove ,sia pure in maniera diversa, il reale si dà come una struttura chiusa e totale. Nella prima, luogo di normalizzazione tout court e, nella seconda, « analisi» delle processualità logiche interne alla strut tura (sia pure non lineare e polisemica, ma sempre su turata nel proprio ordine). Ora che il problema sia cen trale lo dimostra il fatto che proprio alla psicoanalisi si è domandato di ridurre il reale, che in parte essa stessa ha prodotto, alle dimensioni e agli usi dell'« ana lisi» delle processualità logiche interne alla struttura suturata. Le virgolette intorno ad analisi indicano già lo spostamento che intendiamo segnare fra questa po sizione (cui meglio si confà il nome di critica), e la inci denza della psicoanalisi che da essa si differenzia irri ducibilmente. 104
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