Il piccolo Hans - anno IV - n. 14 - aprile-giugno 1977

viene messo sul codice, e funzione poetica o simbolica se l'accento è portato sul « messaggio come tale » 2 • Esso non è dUI]lque senza interesse per rendere conto della componente « comunicazione verbale » presente in ogni enunciazione orale; sfortunatamente però occulta il fattore dell'intersoggettività 1 }a cui dialettica sottende ogni enunciazione e ogni lettura, ,come ,sarà dimostrato più avanti. Dalla teorizzazione di Jaques ,Lacan e della sua scuo­ la appare infatti che ogni allocutore coinvolge . un allocu­ tanio, ma che quest'ultimo non è quello che si crede. Dove si trova dunque il destinatario quando « parlo al vento », e da solo sto leggendo nel mio studio? Possia­ mo dubitare che sia quest'altro a cui sembro rivolgermi nello scambio orale, visto che egli è assente quando medi­ to o quando leggo. Bisogna cominciare col mettere in. questione il destinatario · di Jakobson, cercarlo altrove, tra le quinte o su un'altra scena, per avvicinarci di più alla verità di ogni enunciazione. Ci si accorgerà allora che conviene interrogarsi an­ che sul rapporto del messaggio con il destinatore e con il contesto. Io credo di parùare di qualcosa a qualcuno: di fatto parlo per non dire niente, poiché non so chi sono, e mi rivo:lgo a quailcuno che è sempre qualche due. E' per dire l'acosa {res, rem) in quanto mi manca e non in quanto l'avrei, che riferisco il mio messaggio alla real­ tà delle cose, e se parlo all'altro, è meno per dirgli chi sono che per domandargli di dirmelo. Dovremmo dun­ que mostrare come questo non-sapere del destinatore produce una domanda rivolta all'altro, che si ,suppone sappia. Ma quest'altro che si suppone ,sappia non è forse in me come negli altri, poiché leggendo è a. lui che mi r-ivolgo? Così saremo portati a mostrare come e perché lo sche­ ma di Jakobson si rivela cieco di fronte a questa produtti­ vità dell'enunciazione, come e pe11ché esso privilegia lo spa­ zio ideologico, che costituisce solamente una componen­ te dello scambio verbale, a scapito dello ,spazio del godi­ mento dove il soggetto viene ad essere non come rispo- 8

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