Il piccolo Hans - anno IV - n. 14 - aprile-giugno 1977

Rilke: la voce-Io sguardo La città plurale C'è una differenza-paradigma che oppone cultura te­ desca e cultura austriaca, e che tra la fine '800 e gli inizi '900 verifica la sua definitiva inconciliabilità; que­ sta opposizione, che ha in Rilke uno dei portatori più chiari, è inconciliabilità di unità e molteplicità, loro im­ possibile integrazione per un vero piano di egemonia culturale, loro annullarsi nello sforzo singolo di deter­ minare la statalità: la Vienna della crisi e della perver­ sione rappresenta l'oltre l'antinomia, la forma della plu­ ralità come forma dei vuoti ( dei diver.si <valori-linguaggi), è il nodo-passaggio ,a ciò che noi riteniamo oggi il tempo presente, a noi presente almeno 1 • La dialettica formativa della Kultur tedesca (cui si opponeva il realismo basso austriaco) si è mossa ferma­ mente in un progetto di unità; la lingua nel suo rigore è ]a meta di questa tensione, come possibilità di con­ trollo che si sviluppi « entro » l'unicità dell'elemento vi­ vente in rapporto (che si misura) alla formazione cultu­ rale. Ogni sperimentazione è sempre rispetto alla unicità della forma, ogni negazione deve agire dentro e per la forma stessa: di modo che si dia il processo-sviluppo. La crisi di questa « filosofia », che è crisi di tutte le forme dello spirito come mediazione di stato e kapitale, 64

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