Il piccolo Hans - anno IV - n. 14 - aprile-giugno 1977
te concepita, ma di autonomia controllata e indotta. Que sta condizione è già sorta durante il percorso che ci ha condotti fino a questo punto e che in definitiva ha soste nuto lo svelarsi progres , sivo della struttura complessi�a della sfida. Il progetto teorico sarebbe già cadufo ,se non fosse per la compiacenza della «parola piena» che permette alla parola vuota di presentarsi spoglia di ogni ricchezza significante, cioè priva di coordinazione simbolica e di surdeterminazione sintomatjca. Pertanto possiamo parla re di « discorso immaginario» quando l'immaginario, «la parola vuota», mostra le proprie esigenz·e mediante la parola piena, ma questo non è! il nostro caso, cosicché per mostrare fa «parola vuota» nella sua autonomia è necessario considerare ciò che sta prima del verbo, cioè considerare que1lo che sta prima della «mediazione»: l'im mediato, l'identificazione dell'occhio -lenticolare adagiaito sull'oggetto, fino al costituire «la storia dell'occhio, del l'occhio nella sua materialità...». (S. Finzi in «Critica dell'Occhio», Firenze, Guaraldi, 1972, pag. 12). Quindi da un lato �, parola vuota» quando mediante la «parola pie na» mostra le proprie esigenze occultando la stessa paro la piena, dall'altro lato «occhio», « histoire de l'oeil» come immaginario autonomo dallo stadio simbolico. A questo punto può essere obiettato che «l'occhio» sia in contrasto con la « parola piena», contrastando ciò che precedentemente si era negato per ,quanto riguarda l'asso luta mancanza di opposizione tra i due contendenti; la risposta è già data in quello che si vuol negare, poiché quello che si vuol negare è che non esista opposizione rtra l'occhio e la parola, ma come abbiamo visto dalla nostra analisi la Parola è « parola piena» e « parola vuo- . ta», cioè l'occhio travestito e quindi tra la « parola pie na» e la « parola vuota» esiste una dialettica sincro dinamica; ma abbiamo visto anche come l'occhio è auto nomo e che ha una esistenza pre-simbolica, cioè la sua esistenza è indipendente dalla « parola piena» non anco ra costituitasi come tale, per cui è impossibile un rappor to e quindi tanrto meno un contrasto, mentre un rappor- 40
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