Il piccolo Hans - anno IV - n. 14 - aprile-giugno 1977
come il conservarsi metonimico dell'Io di Duchamp sul l'occhio�soggetto della frase, è un sintomo, cioè una meta fora, allora anche lo stesso occhio è una metafora e quindi si trova ad oocupare il posto dell'Altro, cioè di un soggetto altro daU'occhio. A questo puntò è necessa rio esaminare la posizione che assume l'altro sfidante e cioè la parola; fino à questo punto ha sempre mantenu to una posizione di subordinazione, rispetto all'atteggia� mento che l'occhio ha verso l'oggetto ·«o», che costitui sce il movente della sfida. Ma la parola, riconosciuta la propria arma incorporata nella propria costituzione, non tarda a svegliarsi, 1 in quanto si accorge che il com mento ·che rivalidizza le proprie capacità di commentare un'opera d'arte, è composto proprio di parole e che, se la parola può ;tradire, è pos,sibi-le, quindi, che lo stesso commento possa contenere un tradimento, perciò anche l'occhio può anch'esso far parte di questo tradimento che la parola comunica e quindi anch'esso fa parte di questa comunicazione significante. Ciò vuol dire che , se anche la parola comunica falsità, l'occhio, che è una metafora, partecipa doppiamente ad essa, poiché da un lato è un travestimento della stessa parola, dall'altro la to di conseguenza comunica falsità nella misura in cui la parola gl i ielo permette. Per cui l'inter,a rappresentazione è una metafora, cioè occupa il posto di un',ahra figura2)ione, ohe, anche se non sarà una rappresentazione, esiste soltanto per modificazione della prima immagine rappresentativa. La centralità del globo oculare, in tal modo, viene ad essere minacciata insieme alla intera figura parodistica dell'oc chio, mediante l'introieZJione dello stesso globo ocular� che finisce sul fondo, provocando con la sua caduta uno stretto corridoio di cerchi sempre più piccoli; la mancan za al centro provoca lo spostamento dell'altro soggetto, la Parola, al posto dell'oochio e nello stesso tempo cerca di convergere i propri effetti, fino a racchiudere il'occhio sul fondo, mediante quattro curvature degli assi AO, A'P' passanti per P. Così d'un sol colpo la topologia mostra come la parola sia il soggetto della struttura, la 33
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy