Il piccolo Hans - anno IV - n. 14 - aprile-giugno 1977

la sfida saranno determinanti le linee di percorrenza del­ l'oggetto reticolo. I ,soggetti chiamati in causa sono: la parola e l'occhio, la parola traditrice e l'occhio ingenuo. Determinato il luogo della sfi.i.da e presentati gli sfidan­ ti, si devono fare due considerazioni prima del combatti­ mento: 1) affermare -l'assenza o la presenza di un giudice che stabilisca, qualora ve ne siano, le solite regole del gioco 2) la presentazione delle armi scelte dagli sfidanti. Ebbene se vi fosse un giudice esterno ai due sfidanti, avremmo emissioni-di regole, che invece di regolamentare la sfida, ne falserebbero già in anticipo l'andamento, poiché le regole emesse sarebbero anch'esse parole che ridurrebbero a mal partito la visione dell'occhio costret­ to a raddoppiare il suo campo prospettico. Non essendoci un giudice esterno le armi dovranno appartenere ai due sfidanti, cioè non ci sarà una contrat­ tazione S1Ull 1 arma ·da usare, per cui non c'è scelta ma solo un riconos c imento delle proprie oapacità. Intermezzo Una sfida inconsueta. In questa sfida non si può prescindere dalla funzione esercitata dall'oggetto, poiché è proprio lui che ospita la sfida nelle sue maglie, pertanto, ed ecco il motivo delqn­ consuetudine, anche il luogo entra nel gioco: bisogna tenere in considerazione le modificazioni topologiche che subisce. Un altro motivo che rende tale sfida incon­ sueta è che a prima vista non sembra molto chiaro in che cosa consista la sfida. Naturalmente in ogni sfida orgiaca tale dubbio è as­ surdo, poiché tutt , i sanno che è il -sacrificio della vita il risultato della sfida, ma in questa sfida topologico-strut­ turale, dove le uniche armi sono quelle che costituisco­ no la struttura stessa di ogni singolo soggetto e pertan­ to sono incorporate nello stesso opganismo, che cosa dun­ que i due contendenti mettono a repentaglio ed in quali . termini si potrà avere un vincitore? 30

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